Stradivari

Suonare uno Stradivari è dare voce a un pezzo di storia della cultura italiana creando un legame unico tra passato e presente attraverso la musica.
Giuseppe Gibboni

Jupiter 1722

Si dice che il grande collezionista inglese James Goding abbia chiamato il violino “Jupiter”. È conosciuto anche come “Imperator” e “Ex-Goding”. Nel 1857, questo violino fu acquistato dal collezionista francese Vicomte de Janzé dal signor Goding attraverso il commerciante parigino Jean-Baptiste Vuillaume. Nel 1886 passò nelle mani del Duca di Camposelice tramite il commerciante George Withers. Dopo la morte del Duca di Camposelice nel 1887, il violino fu venduto dalla Duchessa di Camposelice al signor Thurlow Weed Barnes di New York. Attraverso l’intermediazione di H. C. Silvestre di Parigi, W. E. Hill & Sons acquistò il violino nel 1898 e nello stesso anno lo vendette al collezionista inglese Robert E. Brandt. Nel 1905, la signora Phipps, violoncellista dilettante di New York, acquistò il violino dagli Hills come regalo per il marito John S. Phipps. Il violino rimase nella famiglia Phipps per molti anni. Nel 1971, un violinista dilettante, collezionista e professore clinico di medicina, il dottor Ephraim P. Engleman (1911-2015) di San Mateo, California, acquistò il violino tramite la Rembert Wurlitzer, Inc. di New York. Nel 1992, la Fondazione Hayashibara acquistò il violino e la Nippon Music Foundation lo acquisì nel maggio 1998.
Questo violino è gentilmente prestato a Giuseppe Gibboni grazie alla Nippon Foundation di Tokyo.

LAM Ex Scotland University 1734

Magnifico violino di grande formato, probabilmente costruito sulla forma “G”, e mostra la partecipazione di Francesco, che nel 1734 aveva ormai un ruolo importante nella bottega. Come in altri strumenti dello stesso tipo, quali i violini “Ames” e “Habeneck”, le effe sono leggermente sfasate: quella sul lato acuti и posizionata notevolmente piщ in alto rispetto all’altra. Il fondo и di legno non locale e le bombature sono decisamente piene e cominciano a gonfiarsi immediatamente all’interno dei bordi. Anche nella testa e nel lavoro delle punte и visibile l’opera dell’abile ed esperto Francesco. Secondo quanto affermato recentemente dalla famiglia Hill, all’inizio del XX secolo questo violino fu lasciato in ereditа a un’Universitа in Scozia da Mr. George D.N. Neill di Drumlea, Greenock. Neill era un appassionato violinista dilettante che aveva acquistato lo strumento dagli Hill stessi e che possedeva anche lo Stradivari “Tyrell” del 1717. In precedenza il violino sarebbe stato di un altro dilettante, tale Heath, che lo avrebbe venduto a William Ebsworth Hil nel 1873. Nel 1941 lo strumento era di nuovo dagli Hill che lo cedettero a Wurlitzer a New York. Da qui lo strumento passт nello stesso anno a Edward Cole in New Jersey. Nel 1948 gli Hill vendettero lo strumento a Frank Gullino di New York, che in seguito fu il proprietario di un altro Stradivari e di un Guarneri del Gesщ. Tra il 1963 e il 1969 la ditta Rembert Wurlitzer vendette il violino non meno di quattro volte, a Louis Schrade, a Jerry Castellone, al dott. P. J. McGlynn e infine a Mrs. Mildred Sainer. Nel 1972, ancora tramite Wurlitzer, lo “Scotland University” raggiunse l’importante collezionista americano Sau-Wing Lam.